curiosità stroriche padovane  1°

LE BARCHE DI PADOVA

Prima della ferrovia tra Padova e Venezia due erano i mezzi di comunicazione fra le due città. Uno era' coi cavalli fino a Fusina e poi con barca fino a Venezia, il secondo mediante un comodo barcone chiamato burchiello che faceva servizio giornaliero.

Questo secondo metodo era il preferito, perché evitava le scosse ed i trabalzi lungo le vecchie strade mal tenute e con carri assai incomodi. Il burchiello partiva la mattina dal ponte di Rialto a Venezia e fino a Fusina veniva rimorchiato da due battelli vogati da otto' uomini e poi tirato con funi da cavalli che camminavano lungo gli argini del canale del Brenta. Scrivono i cronisti del 1700 che questo naviglio era di gran lusso aveva nel centro una grande e comoda cabina con le pareti foderate di broccato e con tende di damasco alle finestre, ed a prora e a poppa vi erano le stanzette per i servi dei signori passeggeri.

Nel burchiello si cantava, si chiacchierava e si giocava anche, e le lunghe ore del viaggio passavano lietamente. La prima fermata avveniva a Mira per la manovra delle conche di dislivello del canale, ed i passeggeri scendevano, passeggiavano e pranzavano. Nel pomeriggio altra fermata a Strà per la stessa manovra e nuova discesa dei passeggeri che né approfittavano per bere il buon vino padovano in un'osteria vicina alla famosa Villa Pisani detta ora Palazzo Reale, e poi passando per Noventa si giungeva a:lla Porta Portello a Padova che era già notte. Il medesimo burchiello ripartiva da Padova la mattina dopo.

Un'altra barca, ma non di lusso, partiva la sera sia da Padova che da Venezia e viaggiava tutta la notte ma in essa prendeva posto gente del popolo, ed era scortata dai birri, perché vi succedevano spesso delle liti causa il copioso vino che vi si beveva.

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Ignazio Sommer (Merzio)